“Ma quanto puzzo?!”
Ebbene sì, può capitare di avere una sudorazione eccessiva e puzzolente.
Nell’articolo “Spossatezza in estate: come affrontare le vacanze estive con la giusta carica!” abbiamo parlato di come il caldo afoso e l’eccessiva sudorazione provochino una significativa perdita di sali minerali, rendendoci più spossati.
La sudorazione, fenomeno fisiologico, normalmente produce ½ litro di sudore al giorno.
Ma attenzione!
Se l’eccessiva sudorazione si presenta nei momenti “sbagliati”, può dipendere da altri fattori.
Sull’argomento, ci sono molti miti da sfatare come:
- Il sudore da iperidrosi non ha mai un cattivo odore
- I prodotti specifici non servono a nulla
- L’alimentazione non influenza la patologia
- La depilazione del corpo (ascelle, gambe, schiena e braccia) non porta benefici
- Non esistono rimedi all’iperidrosi, va accettata e bisogna conviverci
Con questo articolo, vogliamo sensibilizzare un po’ sulla questione, magari aiutando le persone che soffrono di questo disturbo.
Diciamo pure addio alla vergogna e all’imbarazzo e “smascheriamo” insieme l’eccessiva sudorazione.
Cos’è l’iperidrosi
L’iperidrosi, o eccessiva sudorazione, è un disturbo funzionale cronico derivante da un’alterata regolazione del sistema nervoso simpatico e suscita un fastidio che si ripercuote nella quotidianità della persona. Può colpire singole zone oppure tutto il corpo.
A chi tocca
La patologia può interessare sia gli uomini sia le donne e si manifesta in genere prima dei 25 anni (a volte anche in età scolare). In 3 casi su 10 questa condizione ha una causa genetica o familiare (iperidrosi primaria), mentre nei restanti casi (iperidrosi secondaria) può essere connessa a condizioni mediche sottostanti o all’assunzione di alcuni farmaci.
Le statistiche dicono che circa il 2-3% degli italiani soffre di sudorazione eccessiva, ma sappiamo per certo che sono sottostimate, anche perché più della metà dei pazienti patisce in silenzio considerandolo come un “difetto estetico”, si rassegna senza andare dal medico e quindi non riceve una diagnosi.
Le zone del sudore
L’area di sudorazione determina la causa.
Prendendo in considerazione questa variabile, ne possono distinguere 2 tipologie:
- iperidrosi focale (localizzata, primaria o essenziale): colpisce una o più regioni corporee specifiche, unilaterali o simmetricamente a entrambi i lati, come: palmi delle mani, piante dei piedi, ascelle e/o viso.
- iperidrosi generalizzata (o secondaria): la sudorazione è diffusa a varie aree del corpo.
Le cause
Le cause dell’eccessiva sudorazione focale sono anomalie nella regolazione dei processi di secrezione del sudore, verosimilmente per una disfunzione neurologica.
Possono essere: genetiche, fisiche e psicologiche. Per la sudorazione generalizzata, le cause scatenanti sono patologie/condizioni primarie.
Familiarità e predisposizione genetica
Come abbiamo accennato, la sudorazione tende a manifestarsi per familiarità dal 30% al 50% dei casi.
Fisiche
A esempio traumi/lesioni o malattie a carico del sistema nervoso: molto più raramente e in particolare se l’iperidrosi è monolaterale.
Ragioni psicologiche
Se l’iperidrosi si verifica su ascelle, palmi delle mani e piante dei piedi molto probabilmente la causa è lo stress.
Una persona molto emotiva, nei momenti di ansia, eccitazione, rabbia, paura e forti, suda per “rispondere” alle forti emozioni.
Può capitare di sudare troppo anche in quelle condizioni “normali” come ad esempio una stretta di mano, lavorando in ufficio, guardando la televisione, leggendo un libro, o stando fermi.
Se non si riscontra la presenza di patologie del sistema endocrino e neurovegetativo, allora molto probabilmente la causa rimane la ragione emotiva. Fortunatamente sono patologie molto rare.
N.B: La sudorazione notturna in tutto il corpo solitamente dipende da ragioni emotive, ma non va esclusa la presenza di infezioni
Patologie
Sebbene la sudorazione generalizzata di solito sia normale, bisognerebbe prendere in considerazione altre possibili cause come malattie endocrine (ad esempio ipertiroidismo), cardiovascolari, neoplasie, infezioni, gravidanza e menopausa, obesità, assunzione di particolari farmaci (antidepressivi, aspirina, i FANS, farmaci che abbassano la glicemia, teofillina) e traumi/patologie a carico del sistema nervoso centrale.
Sintomi
“Come se piovesse”. Purtroppo si 🙁
Solitamente, durante un attacco di iperidrosi, gli indumenti si inzuppano d’acqua.
Le persone colpite da iperidrosi presentano macerazioni e fissurazioni nel palmo delle mani e nella pianta dei piedi e la cute delle regioni palmari o plantari può apparire pallida.
E per sfatare un falso mito, il sudore solitamente emette un odore sgradevole legato a infezioni batteriche che si formano tra i palmi delle mani e le piante dei piedi.
Così si presenta la bromidrosi, una condizione in un certo senso patologica, in quanto determinata da un’infezione a opera di alcuni batteri che vanno a degradare le molecole di sudore presenti sulla pelle, causando il fetore.
Oltre ai sintomi fisici, la sudorazione eccessiva può determinare uno stress emozionale nei pazienti e attivare il “circolo vizioso”.
Se lo stress provoca un’eccessiva sudorazione, la sudorazione stessa genera altro stress emotivo, innescando “il cane che si morde la coda”. Questo fenomeno si manifesta nel 90% dei casi.
Come investigare
A oggi, anche se la patologia è evidente, la sudorazione eccessiva viene diagnostica attraverso il dialogo con il medico curante ed esami specifici. Successivamente può essere confermata con il test dello iodio e amido: un esame non invasivo che consiste nell’applicare una soluzione di iodio sulla zona colpita dal disturbo e nel cospargerla subito dopo con polvere di amido: se presente iperidrosi, l’area interessata dopo alcuni minuti apparirà di una colorazione blu scura.
La diagnosi potrebbe anche richiedere la valutazione della glicemia e degli ormoni tiroidei.
Come trattarla?
Per chiudere “i rubinetti di questa perdita”, inizialmente si consigliano dei trattamenti soft per poi passare a quelli più invasivi se non si dovesse ridurre il problema.
Ecco qui i possibili trattamenti
Deodoranti con azione battericida
Bloccano gli agenti del sudore e rilasciano un buon odore.
Antitraspiranti
Gli antitraspiranti esercitano un effetto astringente, ostruendo i pori sudorali, e riducono di circa il 40% la quantità di sudore secreto.
Si trovano in farmacia o al supermercato come spray, creme e roll on.
Le formulazioni con sali di alluminio hanno una buona efficacia anti-traspirante, bloccando la sudorazione ma non risolvano la radice del problema, anzi possono provocare irritazione, alterazione o logoramento delle fibre tessili degli indumenti.
Inoltre l’applicazione topica della soluzione di cloruro d’alluminio mesaidrato dal 6 al 20% in alcool assoluto richiede la prescrizione medica e viene preparata dal farmacista. La soluzione risulta più efficace se applicata di notte con un velo di polietilene.
Ionoforesi
La ionoterapia con acqua, detta ionoforesi, consiste nella somministrazione di corrente elettrica di bassa intensità a livello cutaneo. Viene utilizzata per le iperidrosi palmari e plantari. Le aree coinvolte vengono immerse nell’acqua e colpite da corrente elettrica per circa 20 minuti. I sali attraverso l’utilizzo della corrente elettrica chiuderebbero temporaneamente le ghiandole sudoripare.
La terapia è vietata quando il paziente possiede dispositivi elettromedicali quali pacemaker; oppure protesi o fissatori ortopedici.
Si tratta di un metodo non invasivo, utilizzato dalle persone che non sono riuscite ad ottenere un risultato soddisfacente con gli antitraspiranti.
Tossina Botulinica (di tipo A)
Micro-iniezioni della tossina inibiscono la sudorazione bloccando l’acetilcolina, una sostanza che trasmette l’impulso nervoso di secrezione del sudore alle ghiandole sudoripare.
Nell’iperidrosi ascellare il rimedio dura circa 9-12 mesi, nel palmo delle mani e nella pianta dei piedi dura 5 mesi. Il trattamento va sempre valutato col medico!
Chirurgia
L’ultima soluzione INVASIVA, PERICOLOSA E SCONSIGLIATA, è l’asportazione chirurgica delle ghiandole sudoripare ascellari per l’iperidrosi ascellare e simpaticectomia toracica post gangliare per l’iperidrosi palmare e plantare.
Tutti i trattamenti visti fino a qui non risolvono la radice del problema ma limitano i sintomi!
La svolta
Recentemente l’AIFA ha approvato una terapia locale i cui benefici iniziano dopo otto giorni, durano fino a 76 settimane senza effetti collaterali e il 60% dei pazienti riferisce di star meglio fisicamente e psicologicamente. La soluzione approvata dall’AIFA è una crema a base di glicopirronio bromuro all’1% da applicare sulla zona interessata due volte alla settimana.
La SIDeMaST – Società Italiana di Dermatologia e delle Malattie Sessualmente Trasmesse – si impegna a fare chiarezza sull’iperidrosi attraverso una rete di professionisti specializzati. Infatti, fino a oggi i pazienti non avevano punti di riferimento, né risposte terapeutiche efficaci per una malattia che impatta pesantemente sulla qualità di vita.
“È in atto una vera e propria rivoluzione nel campo dell’iperidrosi, soprattutto perché oggi esistono terapie straordinariamente efficaci e sicure – spiega la SIDeMaST. Per questo motivo abbiamo promosso una operazione ‘culturale’ e conoscitiva verso tutti i dermatologi italiani per evidenziare non solo la problematica, ma anche e soprattutto le novità terapeutiche”.
Fino a poco tempo fa, lo specialista si basava sulle proprie conoscenze perché non esistevano neppure linee guida ufficiali (nazionali o internazionali) sulle cure.
Relazione tra sudore e acqua?
Chi soffre di sudorazione eccessiva spesso pensa che la soluzione migliore sia bere di meno, evitando la fuoriuscita di maggior acqua.
Decisione sbagliata, vediamo perché!
Le persone affette da iperidrosi dovrebbero reintegrare maggiormente i liquidi persi con l’acqua!
L’acqua dei depuratori/dispositivi domestici è adatta?
Se si soffre di iperidrosi, non ci sono particolari indicazioni in merito all’acqua!
Con i nostri dispositivi puoi regolare il grado di minerali dell’acqua, scegliere se averla liscia o frizzante e garantire a tutti i componenti della famiglia un’acqua buona.
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Le informazioni contenute in questo articolo hanno esclusivamente scopo informativo e in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento.
Le informazioni contenute in questo articolo non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.
Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.